Con questa nuova normalita' sono saltati quei capisaldi che si pensavano inattaccabili ed immutabili negli anni e nelle abitudini ciclistiche milanesi
Il giro manetta alla sera e' disertato in luogo del giro brazzo e del fantomatico giro dei dissidenti
Il giro del mezzogiorno e' diventato gremito e c'e' gia' chi anticipa
Il giro delle 11 parte dalle campagne
Il giro del sabato non esiste piu'
La domenica non si va in oltrepo' ma si va al Gp di Corsico .... insomma e' un momento in divenire che va vissuto cosi' con leggerezza prima di trovare un nuovo equilibrio che prima o poi sono certo arrivera'
Per me la bici e' sempre stato un momento di liberta' liberta' assoluta e cosi' restera' quindi no problem
Devo ammettere che dopo mesi e mesi a pestare sulle pedivelle con la poca forza che mi rimane un minimo di condizione l'ho ritrovata
Ritrovata con grande fatica e anche grazie agli sbarbati che mi hanno sfiammato sui denti per mesi lasciandomi spesso e volentieri per strada come un ferro vecchio
Cosi' domenica visto anche le promettenti condizioni di pioggia ho rimesso le bici da cx in macchina dopo tre anni di stop una protesi all'anca ed altri interventi chirurgici sono andato a giocare nei boschi di Cavaria
Avevo una serie di handicap per iniziare dalle bici non revisionate i tubolari incollati tre anni fa le scarpe da gravel che pesano un quintale e che non agganciano bene e bla bla bla ma me ne sono sbattuto e mi son messo ai nastri di partenza con le solite facce che il covid non ha neanche scalfito
Dopo un primo giro per vedere se tutto funziona mi prende Stagnoli e mi ricorda che sono in corsa e non in passeggiata di salute a cercar funghi quindi lo seguo come fosse un pesce pilota ed il motore va in temperatura
Inizio a girare preciso e con piacere riassaporando l'asfissia del cx
Mi ci voleva proprio e' stato un po' come riemergere da un mare di palta e resettare tutto
Ora avanti ormai sono in trappola !!!