giovedì 3 giugno 2010

Gran Tour dei Vigneti

Mentre la parata militare sfilava ...
noi in oltrepo' si faticava ( bella rima da mononeurone ;-)) )
Partenza da Casteggio e via con il Montalto, che e' sempre una salita molto molto godevole ...
quindi discesa da Lirio e appena giu' ci passa un gruppozzo imbizzarrito che arrivava da Binasco con destinazione Passo Carmine, via Rocca dei Giorgi ...
ci pensiamo 1 secondo e ci accodiamo ...
Rocca dei Giorgi "tirata su" a buon ritmo e poi una volta sul Carmine via lungo il percorso lungo della GF ...
ci passano i primi poco prima di Pietragavina ...
uno spettacolo a velocita' supersonica ...
in testa Stefano Sala del team Kuota ...
appena rientrato in gruppo come Ricco ...
dietro fior fior di amatori e anche un prof della Lampre ed uno Kathuscha in fila indiana senza mollare un centimetro ...
non cerchiamo neanche di agganciarli ...
sarebbe troppo lo sforzo e troppo breve il tempo che rimarremmo agganciati ...
passano 20 secondi ed arriva un altro gruppetto di una decina ...
scolliniamo assieme a loro con fatica ...
e quindi giu' in picchiata su Varzi tenendoci nelle ultime posizioni ...
una, due, tre curve e via con un bel drittone ...
prendiamo i 70kmh ...
quindi curvone velenoso a sinistra ...
un paio finiscono nel fosso ...
uno dopo capriola plastica volante ...
ed uno dopo strisciata alla collovati dei tempi d'oro ...
per incanto la velocita' cala ...
una volta a Varzi la corsa prosegue per il Brallo poi Penice e giu' a Romagnese ...
noi invece prendiamo subito per il Penice ...
ci piace di piu' ... ci troviamo meglio ... e poi c'e' quella fontana quasi in cima che e' poesia per un ciclista ...
in cima al penice ci riaccodiamo agli agonisti e lungo la discesa che porta a Romagnese facciamo in tempo a vedere un Kuota in panne ...
un Piton finito contro un muro ...
ed un pazzo in maglia verde, non meglio definita, che rischia un frontale con un bmw x3 per aver sbagliato totalmente il tornante ...
comunque ...
tra uno show ed una tragedia arriviamo a Romagnese quindi al bivio per il passo Carmine facciamo ciao ciao alla corsa e prendiamo per il Carmine, poi giu' a Ruino e via verso Casteggio con un bel 2300 metri di dislivello ed un sole a palla sulla cocozza che ci spakka in quattro ...
arrivati al parking cambio veloce e quindi saliamo in macchina e guadagnamo un pratone appena sotto Montalto con tanto di ombra e panorama sulla padania ...
vista impagabile fino a milano ...
incredibile ...
e poi grazie alla gentilezza ed alla pragmatica lungimiranza di Miss. Morena ...
Jah Bless Her Forever !!!
apparecchiamo uno spuntino degno della sardegna che ci attende a breve ...
gamberoni merluzzo fritto calamari crocchette patatine fritte torta pasqualina stracciatella di burrata focaccia pizza e per finire cannoncini muffins strudel e pennica finale con raglio libero a bocca aperta ...
diciamolo pure, le due orette piu' belle della giornata !!!
yeeeessssssssss


8 commenti:

  1. miiiiiiiii che massacro !

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  2. E' uno scandalo far correre su strade del genere!

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  3. bisogna anche saper tirare i freni ogni tanto

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  4. ma tutti 'sti esauriti delle gran fondo non possono andare tranquilli con qualche amico la domenica piuttosto che farsi massacrare in questo modo?????????????? e tutto questo per dire in ufficio che hai fatto la gran fondo???? e sei anche caduto?????? e hai pagato l'iscrizione???? oltre a non essere arrivato tra i primi non sei manco arrivato! ossa rotte e bici spezzate!!!! è roba per gente esaurita!!!!

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  5. Basterebbe rispettare il codice della strada, come è sempre scritto nelle Gran Fondo

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  6. Se la gente spegne il cervello quando va in bici che ci vuoi fare? Il Piton contro il muro in realta è andato contro una moto e poi diretto all'ospedale senza ricordare niente, tralaltro fino a pochi mesi fa eraun lampre.
    Ho recuperato la bici al pasta party ruota davanti piegata, anzi spezzata in due, orizzontale incrinato leve dei freni andate.
    La signorina Piton presente sul percorso era leggermente incaxxata è la seconda bici che le distrugge....
    Comunque piano o non piano ad ogni scollinamento c'era da farsi il segno della croce, i paesaggi e il percorso sarebbero stupendi se non fosse per lo stato pietoso delle strade, paradossalmente più freni e più rischi con tutto il ghiaino presente in ogni curva, c'era da fare come Valentino quando arriva in staccata con il piedino fuori.

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  7. Come Valentino meglio di no, visto che stamattina si è scatasciato pure lui!!

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