Parto con Rad-Ice
Non l'avevo mai visto cosi' devastato
Arrivava da tre giorni di liguria dove si e' massacrato sui percorsi del Movimento Cipressa
Ma il richiamo del Cross era forte e si e' presentato
A Mercurago i soliti adepti del fango
Stimolati da un percorso dove ci siamo sempre divertiti alla grande
Ci iscriviamo
Ci cambiamo e via a provare
Bellissimo tracciato per tre quarti
Mentre la parte finale che e' un budello in un prato sconnesso e colmo di detriti edili risulta essere un campo minato stile vietnam
Forature a nastro
Tubolari squarciati a profusione
Corridori che decidono di rinunciare dopo aver forato piu' volte
Dovevamo portarci le ruote con i copertoncini e tenere i preziosi Dugast in macchina
A saperlo ...
Ma per me la scelta e' obbligata
Dugast Rhino e finger crossed
Sperando di essere graziato dal fato
Alla fine siamo solo 11 veterani ad allinearci in partenza
Pronti via
Al primo degli otto passaggi passo terzo
Borini e Monetta davanti
Agostinone e Cazzato attaccati al culo
Secondo giro a cannone con Cazzato che cerca di passarmi ma poi sparisce inspiegabilmente
Alla fine mi spiega che gli si e' tranciato lo sgancio rapido della posteriore e si dovuto fermare a farsene dare uno ...
Terzo giro vedo Agostinone leggermente staccato intruppato da qualche sorpasso non agevole ma io nel pratone di saigon buco
Incazzatura alle stelle
Proseguo sul cerchio per due trecento metri dove per fortuna ho la Ibis che mi aspetta sorretta dall'amico Spiller
Lancio la Ridley e riparto con la Ibis ma non e' lo stesso ...
Intando Agostinone mi passa e non riusciro' piu' a mettergli la ruota davanti perdendo inesorabilmente sempre piu' terreno ...
Finisco quarto
Pettinato e ferito
Senza piu' i fantastici Dugast a disposizione ...
La paranoia mi attanaglia
Non si puo' stare senza Dugast
Non e' vita lasciate perdere ...