venerdì 11 gennaio 2013

Sacro Libro dei Manetta



Nei carbonari trani della bassa si narra ancora di quel giorno ...

Giorno in cui il Maestro usci' dal gruppo lanciato a folle velocita' con due facili colpi di pedale
Rimasero tutti increduli ma ...
L'eletto venne magneticamente attratto da una enorme pedivella Fsa carbon che fiammeggiava nel cielo proprio sopra il passo di Ozzero ed all'improvviso spari' all'orizzonte come Pantani sul Galibier
Un attimo dopo scese una fitta nebbia e le nutrie iniziarono ad ululare come fossero lupi dell'appennino
Il gruppo capi' che qualcosa di mistico stava accadendo
Terrore e stupore aleggiavano nell'aria
Dopo poco o poco dopo vedemmo sbucare il Maestro dalla fitta bruma dei prati di Caselle
Brillava di luce propria
Bello come mai
Irradiando attorno a se immagini di pignoni e corone che turbinavano senza sosta
Il cielo torno azzurro in un lampo ed una melodia celestiale si diffuse nell'etere
A quel punto il Maestro rientro' in gruppo con pedalata ferma e potente e mostro' "Il Sacro Libro" ed un'ampolla di "Brodo di Tartaruga"
Inizio' a piovere polase e barrette di kamut integrali
Tutti scesero dalle bici inchinandosi al loro fianco
Il Maestro recito' alcuni versetti in un idioma che solo i Manetta capirono
Fece bere tutti dall'ampolla ed a quel punto gli illuminati impugnarono reggisella e pipa ed issarono le bdc sopra le proprie teste in segno di rispetto e stima
I pochi miscredenti invece caddero a terra incoscienti e vennero dati in pasto alle fameliche nutrie della bassa

cosi' dal Sacro Libro dei Manetta

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