lunedì 22 settembre 2014

L'Uomo Nero alias Cronoman aka l'Eletto

In principo
vai in bicicletta.
Poi, diventi ciclista.
In seguito, curidur.
Infine, trovi il ponte di einstein-rosen
che sbuca nel far west manetta.
A manetta city
non ci sono leggi o sceriffi
e il saloon e' pieno di gente lo(s)ca.
Chi assalta diligenze.
Chi lancia sguardi allupati alle puttane.
Chi bestemmia al tavolo da poker.
Chi e' sbarbato e clandestino.
Chi si presenta al bancone col sacchettino,
suscitando l’ilarita’ dei presenti.
Chi va in fuga alla buca dietro al locale.
Chi ha lo sguardo spietato del killer.
Chi beve troppo brodo di tartaruga e barcolla.
Gente pero' che hai visto nel momento della verita'.
Che travolta dall'ennesima micidiale slavina di fatica
staccata da una fucilata sparata sulla parabolica di gaggiano
non molla la presa nonostante ogni fibra del corpo
che gli strilli di arrestare lo sforzo.
Fratelli pistoleri e cecchini
con sguardo fisso nel mirino e dito sul grilletto,
l'11 e 12 a testa esplosiva in canna
pronti a scatenare l'inferno.
Per due ore
si spegne l'incubo del truman show
e posso essere quello che sono.
Nessuna maschera.
Niente menate.
Niente scadenze.
Niente compromessi.
Niente "certo, che bello, andiamo al cinema tesoro”
Niente “va bene, domani il preventivo e’ pronto"
Nessun limite.
Scendo nella caverna
indosso il body nero
monto in sella al destriero scalpitante
affondo gli speroni
e mi dirigo verso la frontiera.
L’asfalto inizia a fluire sotto le ruote,
le parole galvanizzanti di Prefontaine
si propagano come frattali di sinapsi in sinapsi
programmando il sistema neuromuscolare al ritmo suicida.
La corteccia cerebrale prefrontale si spegne
e dagli abissi del subconscio salgono le prime
ondate psichedeliche di coscienza espansa.
Il confine dell'io si smaterializza
e mi dilato nell'infinito manetta.
Sono l'uomo nero
e la mia anima vaga irrequieta
sulla vetta innevata del passo di ozzero.
Lassu', dove si trovano
lo Tavole del Maestro,
le sudate Maglie da campione di king Pez,
la Campana di Vetro,
lo Spirito Manetta fonte di verita',
di ispirazione,
di cycling ignorance.
Prendimi la ruota se ci riesci.
Prima che ti scatti sui denti
e sfiammi solitario verso il tramonto infuocato
che accende le praterie selvagge
ai confini del (mori)mondo.

14 commenti:

  1. Chi ha paura dell'uomo nero?

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  2. un poeta dei tempi moderni,una notte insonne per buttare giu' tutta questa bella roba...

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  3. Grandissimo! Stasera ci metterò ancora più ignoranza!!!

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  4. Fiero di vivere due ore ai confini del mondo.

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  5. Uomo Nero io sono tuo amico

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  6. mi passi sta "roba buona" anche a me, che me la calo?

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  7. Grandissimo, mi sono emozionato e allo stesso tempo riconosciuto.

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  8. è un onore conoscerti di persona dopo averTi letto stasera ;)

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  9. Vetro e' una schiappa che sa solo urlare

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  10. Complimenti......hai scritto forse il più bel pezzo nella storia del Tuo blog.
    ProstaForce62

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  11. ma perchè in questo blog nessuno si firma con il nome vero?? soprattutto nel caso di insulti e offese??

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