giovedì 14 maggio 2015

Titan Desert 2015

Ormai della spedizione sahariana di tangibile e concreto e' rimasto solo il profumo del cumino che ho acquistato in grande quantita' nel suk di Fes ma negli occhi resteranno indelebili i panorami tanto estremi e contrastanti del marocco e della Titan Desert
Sin da subito a Marrakech l'impatto e' stato potente
Dopo un buon volo ritroviamo nel bellissimo riad 58blu i nostri amici del teamfreccedelnord Simone Riccardo e Davide
Affamati ci scateniamo in una cena con insalata marocchina e tajin di pollo olive e limone superlativi ma che ci costera' come un buon ristorante in italia visto che il gestore e' un italiano "amicone" di simone e da buon amicone ci rifila l'unica sola di tutta la vacanza ... un classico farsi ciulare all'estero da un italiano !
Giro serale nella gran piazza e l'indomani partenza in pullmino per Boulemane Dades dove ci attendono i Titanici scavallando la catena montuosa dell'Atlante attraverso il passo Tichka 2260 slm e perdendoci ore a guardare le cime innavate che sfiorano i 4000mt e le sue verdi e scoscese valli
Arriviamo al campo base che e' l'imbrunire
Orda di bambini all'entrata della mega struttura 5 stelle dove si sviluppa tutta la logistica Titan Desert 2015
Ci accolgono un paio di ragazze dell'organizzazione che ci danno le prime direttive e ci mettono al polso il classico braccialetto da resort
Siamo dentro
Inizia il cinema
La nostra Haima e' la 316
La tenda berbera che ci ricoverera' per tutta l'avventura
3 posti ovvero tre materassi di gommapiuma dura buttati su un letto di tappeti
una lampadina dalla luce fioca e due pali di legno in mezzo a sorreggere delle tele semi trasparenti
il tutto condito da tanta polvere e sabbia
Si cena e rimandiamo all'indomani il montaggio bici
Mi sveglio il mattino seguente con un freddo becco il garmin segna 10 gradi
Siamo a 1400 mt l'escursione e' feroce
Dopo la colazione si sta un po' meglio e si inizia a montare le mtb e via di giro test e risveglio della gamba
Girovaghiamo lungo un fiume
ci perdiamo in vicoli che portano dal nulla nel nulla poi rientriamo e pranziamo
Si attende il primo briefing dell'organizzazione che ci crea qualche apprensione e poi ci si organizza per la cena e ci imbrandiamo.
La sveglia del campo Titanes viene data alle 6.00 con la canzone HO Hey dei Lumineers sparata a buon volume e poi via via una compilation che diventa sempre piu' rock man mano che ci si avvinina alle 8.00 ora della partenza ufficiale
Ma prima della sveglia titanes alle 5.00 e' il Muezzin a rompere il silenzio assoluto ... e' una cosa amio parere tra il misticismo e l'ossesione ma che mi piace un sacco e me la godo in silenzio mentre barbello di freddo sotto due coperte di lana

Siamo in tre in tenda Io Fabry e KingAgnoletti
Il primo a fare tutto e' Agnoletti
Lui si alza con il Muezzin e si fa i suoi esercizi mattutini di stretching poi come tutti bagno colazione vestizione e quindi sempre tra i primi in griglia ed al traguardo !


A me da sempre la sveglia Fabry ed ancora in bambola facciamo colazione e poi via con la routine mattutina che prevede
bagno
vestizione
chiusura e consegna ai trasportatori della valigia
firma alla tenda del cronometraggio
riempimento borracce e camelback con un tot di 3 litri di liquidi obbligatori
ed infine aspersione a piene mani di crema solare total block da conciarsi completamente bianchi infine allineamento in griglia Griglia ... griglia di partenza un po' anarchica ovvero molti partono stando fuori ed infilandosi a destra e sinistra ma siamo in marocco e vale tutto e nessuno si lamenta
inshalla
Il primo giorno avevamo 3000metri up da sciropparci con due salitoni e due conseguenti discesoni
Mi accordo poco dopo essere partito che il freno dietro e' in avaria e non pinza assolutamente
Sono cazzi ma decido di proseguire pur sapendo che non c'e' nessun tipo di assistenza meccanica lungo il tracciato

Tra l'altro per le prime due ore di corsa ho un mal di stomaco fotonico e non riesco a far velocità'

Scollino il primo interminabile gpm lungo una verdissima valle coltivata a terrazze ( verde dove riesce ad arrivare l'acqua perche' il resto e' bruciato e secco ) ed inizio la discesa con i piedi di piombo


Posso solo frenare con l'anteriore e sullo sterrato e' proprio quello che non si dovrebbe mai fare quindi cerco sempre di stare dritto e ben equilibrato
Scendo veramente piano ma scendo
Ho dieci ore per arrivare al traguardo posso farcela :-)
Mi passano tutti donne vecchi bambini poi finalmente arrivo a fondo valle e dopo una decina di km in falsopiano tra miriadi di bambini oasi e greti di fiumi ciotolosi si ricomincia a salire su una carrareccia abbastanza ben tenuta
Ascesa interminabile infinita e spossante per il caldone poi per fortuna una discesa poco ripida ed il bramato arrivo a quota 2000 di questa prima devastante tappa della Titan
Nel parterre dell'arrivo c'e' Leonardo il settimo uomo della ns compagnia direttamente da Pisa che e' arrivato un po prima che mi fa un paio di foto e mi rincuora con lui trovero' un buon feeling lungo la corsa
Ho la schiena dolorante ma parto con il protocollo del dopo tappa ovvero
recupero la valigia
trascinarsi fino alla nostra Haima
doccia
crema idratante lenitiva per il sollecitatissimo sottosella
e via a mangiare
Nel pranzo dopo tappa mi godevo come fossero oro i pomodori
Era l'unica cosa che mi dava una sensazione di fresco e li accompagnavo con del pollo sempre buono e sempre diverso
Finivo con arance e cannella e pioggia di dolcetti ignorantissimi
poi a cercar di recuperare forze fino a che non si decideva di cenare briefing alle 20.00 e fine delle trasmissioni un po di cazzeggio al bar una birretta e via


Alle 20 trovo finalmente un meccanico di un team spagnolo che mi sistema il freno che perdeva pressione nell'aggancio tubo levafreno ... la Titan e' salva


La tappa due partiva da 2000 mt ed arrivava molto piu' in basso attorno ai 1100 mt
Un centinaio di km con tratto iniziale in discesa poi falsipiani poi un piattone infinito intervallato da greti di fiumi secchi e sabbiosi
Innesco il padellone ed uso tutta la tappa il 13 ed il 15
Sono in un gruppo di 3 con uno che mena come un fabbro
Finisco nei cento seppur mezzo cecato perche' nei primi km perdo una lente a contatto per il troppo lacrimare dell'occhio :-( che mi si incolla sull'occhiale ...


Il caldo inizia a farsi sentire pesantemente
Terza tappa la prima delle due tappe Marathon da fare in totale autosufficienza portando con noi materassino saccoapelo vestiario per la sera ed il giorno successivo attrezzi e ricambi etc
Partiamo che siamo carichi come sherpa ma si spinge subito a capretto
Il gioco e' far forte le prime ore piu' "fresche" per arrivare prima che il sole ti spacchi la testa in due Con Fabry ci agganciamo ad un buon gruppone dove c'e' sempre gente volenterosa che tira anche per noi
Tra i volenterosi un italiano trasferitosi a Barcellona con una fat-bike che andava veramente forte Percorriamo tratti che mi ricordano la savana sudafricana
laghi salati accecanti
i primi banchi di sabbia
la vegetazione scarseggia anzi e' proprio inesistente ed ovviamente il caldo aumenta siamo attorno ai 38 40
Dromedari vagano liberi nessuna altra forma di vita e' presente o almeno visibile ...
Tagliamo il traguardo sfatti e brasati dal sole ma finalmente senza problemi
Il campo Titanes e' montato nel cratere di un vulcano in mezzo ad una distesa di niente a perdita d'occhio
E' un posto magico dalla forte energia e ne giovo
La nottata si trascorre in una tenda gigante stile circo su un materassino di plastica gofiabile ed i tappi nelle orecchie ma anche senza crollo in un sonno profondo appena mi stendo


Quarta tappa le seconda Marathon stage
Parto un po' meno sherpa perche' abbandono materassino e coperta e la gamba ne giova ma dopo il secondo check point seguo i concorrenti che ho davanti a me e perdo la traccia ufficiale
Per due ore non vedo piu' segnalatori e bindelle e vado in paranoia
Spingo a fondo per recuperare quelli che vedo in lontananza di fronte a me ma una volta raggiunti mi fanno capire che anche loro sono allo sbando
Spingiamo per recuperare le persone che vediamo all'orizzonte e trovo Fabry che anche lui brancola nel buio ma poi agganciamo uno che per fortuna ci indica la strada corretta per l'ultimo check point e via verso il traguardo a cannone
Siamo sempre su carrarecce che alternano roccia a sabbia ed il vento la fa da padrone
Riesco ad entrare nei cento anche oggi
Il campo e' a ridosso di dune maestose siamo a 10km da Merzouga altro posto magico ma abbiamo lo spauracchio della tappa orientamento del giorno dopo
L'organizzazione ci fornisce 4 punti da inserire nel garmin corrispondenti ai 4 controlli e pedalare
Il garmin tirera' delle linee dritte senza sapere cosa troveremo in mezzo
Vale tutto
Gia' in partenza c'e' chi va a destra e chi a sinistra
Non si capisce piu' nulla poi si entra nelle dune e per far 2km ci mettiamo quasi due ore
Un vero inferno con il sole a picco sulla testa ed una temperatura che arrivera' fino a 46 gradi Comunque in partenza io Fabry e Leonardo visto anche che non dobbiamo difendere nessuna buona posizione in classifica decidiamo di stare assieme per evitare di finire in algeria come e' successo ad un colombiano che hanno recuperato a notte fonda
Io e Leonardo restiamo sempre incollati ma Fabry sgomita e sparisce davanti a noi
Lo recuperiamo pero' all'uscita delle dune che scalpita per stare nel gruppo dove era ma io devo togliere la sabbia dalle scarpe per evitare che mi si crepino i piedi e tutti concordi decidiamo di fare il ns passo
Riprendiamo la navigazione ma le difficolta' sono tante
Finiamo in radure di terra dura e pietre
Ci infiliamo in tratti interminabili di sabbia impedalabile
Ci troviamo colline infime da scavallare e ciliegina sulla torta le coordinate dell'ultimo check point fornite dall'organizzazione sono sbagliate e puntano nel nulla
Vaghiamo per km poi vediamo altri concorrenti che ci indicano dove andare e con grande fatica e dispendio di energie mettiamo in saccoccia anche il quarto fottutissimo check point e via verso l'ultimo punto acqua e poi l'arrivo ...
Piombiamo sul rifornimento idrico come rapaci
Ci ingozziamo di acqua e via mancano 20km al traguardo
Le dune di Merzouga ancora non si vedono ma sono la oltre il miraggio che ci aspettano
Siamo in un gruppo che mena a tutta padella grazie anche al vento a favore poi ci troviamo il vento in faccia e poco dopo Fabry ha una crisi di fame feroce di quelle che ti fanno perdere il senno
Lasciamo andare il gruppo e anche quelli che ci raggiungeranno dopo e lo scortiamo fino al traguardo Siamo all'interno di un villaggio 5 stelle e dopo aver mangiato e bevuto ci rinfreschiamo nella piscina fino a sera
Si pranza in una sala condizionata
Non ci sembra vero trovare un po di refrigerio
C'e' anche una immensa tv satellitare che fa vedere una tappa del giro di romandia dove diluvia e tutto e' verde di vegetazione
Fa effetto
Sembra un mondo cosi' distante incredibile sbagliato ...
La sera al briefing pesante contestazione per le coordinate sbagliate ma poi si pensa gia' alla tappa del giorno dopo
L'ultima
La passerella
Il portale per entrare nell'olimpo dei Finisher
Tappa sei parto con il padellone e lo arrovento fino al traguardo
Entro nei cento anche oggi a pochi minuti da King Agnoletti che mette in saccoccia il Terzo posto assoluto nella categoria over 50


Lui e' un vero atleta

Ma noi tutti siamo Finisher anche stavolta !!!





















Ottima organizzazione come logistica vettovaglie ma non ti regalano nulla
Meno come direzione di corsa

























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